Il FTSE MIB è scivolato di nuovo in territorio negativo, chiudendo in calo dell'1,5% a 33.941 mercoledì, il livello più basso da circa un mese, rispecchiando i cali di altri mercati europei. I trader hanno valutato il potenziale impatto della vittoria di Donald Trump alle elezioni americane sull'economia europea, con il suo programma incentrato su tariffe commerciali, tagli alle imposte sulle società, regolamenti meno rigidi
e maggiori investimenti in infrastrutture e trivellazioni petrolifere. Le banche hanno subito pressioni, guidate da Unicredit (-5,3%) anche dopo i risultati positivi del terzo trimestre. Inwit è scesa del 5,3% in seguito alla revisione della sua guidance al ribasso. Nel frattempo, le preoccupazioni per i possibili tagli agli incentivi verdi hanno messo sotto pressione i titoli delle utility, con Erg ed Enel in calo rispettivamente del 4% e del 2,6%. Al contrario, Tenaris ha guidato i guadagni, salendo del 6,8%, seguita da Diasorin (+5,6%) e Leonardo (+3,5%), spinti dalle aspettative di aumento degli investimenti nel settore.
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