Mercoledì le azioni statunitensi hanno raggiunto nuovi record, sostenute dai dati sull'inflazione più contenuti e dalle ottime previsioni di Oracle. L'S&P 500 è salito dello 0,3% e il Nasdaq 100 ha chiuso in leggero rialzo, entrambi raggiungendo livelli record, mentre il Dow ha perso 220 punti a causa della debolezza di Apple. L'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di agosto è sceso dello 0,1% rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,3%, segnando il primo calo mensile in quattro mesi, mentre il PPI annuale si è attestato al 2,6%, al di sotto della previsione del 3,3%, alimentando le speranze che il
rapporto sull'IPC di giovedì confermi la tendenza alla disinflazione. I titoli tecnologici hanno guidato i rialzi, con Oracle che ha registrato un aumento del 35,9% dopo aver annunciato un forte aumento delle prenotazioni cloud grazie alla domanda di IA, trascinando al rialzo Nvidia (3,8%) e AMD (2,4%), mentre Apple ha perso il 3,2% dopo il deludente lancio del nuovo iPhone 17. La sorpresa dell'inflazione, insieme ai dati deboli sul mercato del lavoro, ha alimentato le scommesse sul fatto che la Fed potrebbe tagliare i tassi di 50 punti base la prossima settimana invece del previsto aumento di un quarto di punto.
Mercoledì l'indice FTSE MIB ha guadagnato lo 0,1% chiudendo a 42.060 punti, trainato dalle notizie relative alla fusione nel settore bancario e in vista della riunione della Banca Centrale Europea. Banca Monte dei Paschi di Siena ha registrato un rialzo superiore all'1% sulla scia delle notizie secondo cui la sua acquisizione di Mediobanca raggiungerebbe l'80% della proprietà di quest'ultima, consolidando le aspettative che l'operazione andrà in porto e creerà un terzo polo nel settore bancario italiano, tra i più frammentati d'Europa. L'attenzione si sposta ora sulla decisione di politica monetaria della BCE di giovedì, con aspettative che indicano nessun cambiamento dei tassi. Leonardo ha guadagnato quasi il 2,5% dopo che gli attacchi israeliani in Qatar e l'abbattimento di droni russi da parte della Polonia, membro della NATO, hanno fatto salire i titoli della difesa a livello globale. Nel frattempo, Nexi è crollata del 9,4% dopo che Barclays ha tagliato il suo obiettivo di prezzo da 4,50 euro a 4,10 euro, confermando una raccomandazione di sottopeso con un ulteriore ribasso previsto di circa il 20%.
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