Le azioni statunitensi hanno registrato un rialzo, con il Dow Jones che ha guadagnato 410 punti raggiungendo un nuovo record, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato modesti guadagni, grazie alla crescente fiducia che la lunga chiusura del governo verrà risolta questa settimana. Il settore sanitario è stato in prima linea, guidato da Eli Lilly in rialzo del 3% e AbbVie in rialzo del 3,6%, riflettendo il costante slancio degli utili nel settore. Anche il settore finanziario ha sovraperformato, con gli acquirenti che hanno affollato le principali banche: Goldman Sachs è salita del 3,5%, JPMorgan dell'1,5% e American Express dello 0,7%. Nel frattempo, AMD ha sorpreso al rialzo con previsioni più solide e ha registrato un rialzo del 9%, contribuendo a far salire i titoli concorrenti come Broadcomm e Qualcomm rispettivamente dello 0,9% e dell'1,6%. Questi guadagni sono stati limitati dalla debolezza concentrata tra i megacap con valutazioni elevate, dove sono proseguite le prese di profitto, mantenendo il Nasdaq sotto pressione. Gli operatori sono rimasti concentrati sui dati sull'occupazione in arrivo e sul calendario del Congresso per il voto finale sul finanziamento.
Mercoledì l'indice FTSE MIB ha guadagnato lo 0,8% chiudendo a 44.793 punti, prolungando i rialzi per la terza seduta consecutiva e raggiungendo il livello più alto dal gennaio 2001, sostenuto dal settore bancario mentre i mercati attendono la probabile fine dello shutdown del governo statunitense. Mediobanca, recentemente acquisita da MPS (+2,3%), ha guidato l'indice con un rialzo del 3%. Nel complesso, il settore finanziario ha registrato un andamento positivo, con UniCredit in rialzo del 2,1%, Intesa Sanpaolo dell'1,6%, Poste Italiane dell'1,8% e Generali dello 0,9%, che si preparano a riportare risultati più solidi rispetto alle stime. Recordati è salita del 2,4% nonostante l'avvertimento che il suo utile core per il 2025 raggiungerà probabilmente il limite inferiore delle previsioni, citando tassi di cambio sfavorevoli e un'economia debole. Il settore dei servizi di pubblica utilità ha registrato perdite, con A2A che ha perso oltre il 9% dopo che il suo piano strategico aggiornato ha mostrato utili a breve termine inferiori alle aspettative, nonostante l'innalzamento degli obiettivi a lungo termine. Enel (-0,2%) e Terna (-0,3%) pubblicheranno i risultati domani.
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