Giovedì i titoli di Wall Street hanno registrato un calo, cedendo i guadagni precedenti, poiché le rinnovate preoccupazioni sul credito e le persistenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno pesato sul sentiment. L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno perso entrambi oltre lo 0,7%, mentre il Dow Jones ha ceduto più di 300 punti. I titoli finanziari hanno guidato il selloff, con le banche regionali come Zions Bancorporation (-13%) e Western Alliance (-10,8%) che hanno registrato un crollo dopo
aver reso note perdite considerevoli sui prestiti. Il calo è avvenuto nonostante il rally registrato nella prima parte della sessione, trainato dai produttori di chip dopo che TSMC ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato per l'intero anno e ha riportato un aumento dei profitti di quasi il 40%, alimentando l'ottimismo sulla domanda trainata dall'intelligenza artificiale. I principali titoli tecnologici e dell'intelligenza artificiale hanno registrato andamenti contrastanti: Apple ha perso l'1,4%, Meta l'1,6%, Tesla il 2,7% e Amazon l'1,1%, mentre Nvidia è salita dello 0,4%. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rimangono elevate, con Trump che mercoledì ha dichiarato: “Ora siete in guerra commerciale”. Nel frattempo, la chiusura del governo, giunta alla terza settimana, continua a ritardare la pubblicazione di dati economici fondamentali, aumentando l'incertezza dei mercati.
Giovedì l'indice FTSE MIB ha guadagnato l'1,1% chiudendo a 42.374 punti, sostenuto dalle ottime notizie societarie e dal clima di fiducia a livello globale. Telecom Italia ha registrato un balzo del 5,8% dopo che Deutsche Bank ha alzato il rating del titolo da “hold” a “buy” e ha aumentato il prezzo target a 0,62 euro, citando un ulteriore potenziale di rialzo. Campari ha guadagnato il 5,7% dopo che i risultati superiori alle attese e le prospettive ottimistiche di Pernod Ricard hanno risollevato il morale in tutto il settore delle bevande. Eni ha guadagnato lo 0,3% grazie all'aumento dei prezzi del petrolio. Nel frattempo, i titoli tecnologici hanno seguito il momentum globale, con STMicroelectronics in rialzo del 2,2% grazie al rinnovato ottimismo sull'intelligenza artificiale. Il settore automobilistico ha sovraperformato, con Ferrari in rialzo del 2,4% e Stellantis del 2,3%. Tra le banche, UniCredit (+0,9%) e Intesa Sanpaolo (+1,6%) hanno registrato un avanzamento, mentre Generali ha perso l'1,1%. L'inflazione annuale italiana è rimasta stabile all'1,6% a settembre, confermando le stime preliminari.
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