Il tasso d'inflazione annuale in Italia è salito all'1,5% a gennaio 2025, dall'1,3% dei due mesi precedenti, in linea con le stime preliminari. Si è trattato del più forte aumento dei prezzi al consumo da ottobre 2023, in gran parte guidato da un forte aumento dei costi energetici regolamentati (27,5% rispetto al 12,7% di dicembre), a seguito dell'aumento dei prezzi dell'energia elettrica in alcuni Paesi europei dovuto
all'interruzione dei flussi di gas russo verso l'Europa, che ha innescato un'impennata dei prezzi del GNL. Allo stesso tempo, il calo dei prezzi dell'energia non regolamentata è rallentato (-3% contro -4,2%). I prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona sono aumentati a un ritmo più sostenuto (3,3% contro 3,1%), anche se ciò è stato in parte compensato da un aumento più lento dei costi dei servizi legati ai trasporti (2,5% contro 3,6%). Nel frattempo, l'inflazione core annuale è rimasta stabile all'1,8% a gennaio. Su base mensile, l'IPC ha registrato un balzo dello 0,6%, segnando il maggiore aumento dall'ottobre 2022, in accelerazione rispetto all'aumento dello 0,1% di dicembre.
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