I titoli azionari statunitensi sono scesi martedì mentre gli investitori monitoravano attentamente l'escalation delle tensioni in Medio Oriente, con il conflitto tra Israele e Iran che è entrato nel suo quinto giorno. L'S&P 500 ha perso lo 0,8%, il Dow ha perso 299 punti e il Nasdaq è sceso dello 0,9%, tra i crescenti timori che gli Stati Uniti possano essere coinvolti direttamente nel conflitto tra Israele e
Iran. Il Presidente Trump ha intensificato la sua retorica, chiedendo la “resa incondizionata” dell'Iran e avvertendo di un potenziale attacco contro la Guida Suprema Khamenei in una serie di post sui social network della verità. Allo stesso tempo, le deludenti vendite al dettaglio degli Stati Uniti, che sono scese dello 0,9% a maggio, hanno segnalato un rallentamento dei consumatori e che le tariffe potrebbero avere un impatto crescente sull'economia. Tra le notizie aziendali, JetBlue Airways è crollata del 7,9% dopo che il suo amministratore delegato ha avvertito che la debolezza della domanda di viaggi rende improbabile il raggiungimento del pareggio dei margini quest'anno. Anche United, Delta e American Airlines sono scese rispettivamente del 6,2%, 4,3% e 3,1%. Al contrario, ExxonMobil e Chevron hanno guadagnato rispettivamente l'1,3% e il 3,2% in seguito all'aumento del 4% dei prezzi del petrolio.
Il FTSE MIB è sceso dell'1,4% per chiudere a 39.387 martedì, mentre l'ansia degli investitori per le tensioni in Medio Oriente è riemersa in seguito all'appello del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'evacuazione di Teheran. Il rinnovato rischio geopolitico si è aggiunto alle preoccupazioni per la politica tariffaria di Trump e per il suo impatto sulla crescita globale. I mercati temevano un'escalation del conflitto nella regione ricca di petrolio, anche se non si sono verificate interruzioni delle forniture. I prezzi del petrolio sono saliti, sollevando i titoli energetici. Saipem (+2,1%), Tenaris (+1,6%) ed Eni (+1,1%) sono saliti, insieme al marchio di lusso Brunello Cucinelli (+2,3%). Al ribasso, Unicredit (-3,6%), Amplifon (-2,7%), Intesa Sanpaolo (-2,7%) e Bper Banca (-2,1%) sono stati i principali perdenti della seduta.
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