L'S&P 500 e il Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici venerdì, trainati da un rally del settore tecnologico, mentre si sono attenuate le preoccupazioni relative al ritardo dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. 

Gli ultimi dati ISM hanno rivelato che l'attività manifatturiera si è contratta più del previsto a febbraio e il sentiment dei consumatori del Michigan è stato fortemente rivisto al ribasso. Il rapporto sull'inflazione PCE ha fornito un po' di sollievo sulle pressioni inflazionistiche, mentre le richieste di indennizzo iniziali più alte del previsto hanno rafforzato l'aspettativa che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi di interesse a giugno. Sul fronte societario, le azioni della New York Community Bancorp sono crollate del 25,89% a causa di carenze materiali identificate nel controllo del rischio dei prestiti. Al contrario, Nvidia ha guadagnato oltre il 4%, mentre Apple ha perso circa lo 0,6% dopo essere stata rimossa dalla lista di condanna di Goldman Sachs. L'S&P 500 ha registrato un guadagno settimanale dello 0,97% e il Nasdaq è salito dell'1,74%, segnando la settima settimana positiva delle ultime otto. Il Dow ha invece perso lo 0,11%.

Il FTSE MIB ha guadagnato l'1,09% per chiudere a 32.934 venerdì, sovraperformando i suoi omologhi europei, favoriti dai dati che indicano una riduzione delle pressioni inflazionistiche in Europa e negli Stati Uniti. Tra gli sviluppi societari si segnala l'estensione dell'8,4% dei guadagni di Saipem rispetto al giorno precedente, ancora alimentati dai promettenti risultati per il 2023. Inoltre, Leonardo ha registrato un aumento del 2,5% dopo aver superato le aspettative trimestrali con ricavi e redditività in crescita. Anche Iveco Group e Poste Italiane si sono distinti, guadagnando rispettivamente il 5% e il 4%. Al contrario, Diasorin è stato il maggior ritardatario della giornata, con un calo dell'1%. Su base settimanale, il FTSE è salito dello 0,7% circa.