Il FTSE MIB ha invertito nuovamente la rotta e lunedì ha chiuso in ribasso di circa lo 0,3% a 36.144, in ritardo rispetto ai suoi omologhi europei. Il distacco delle cedole di Enel (-2,2%) e Snam (-0,9%) ha pesato sull'indice, mentre anche le società petrolifere e le utility hanno registrato perdite in seguito al calo dei prezzi del petrolio e del gas naturale. Tuttavia, i solidi guadagni di Iveco Group (+2,7%) e Stellantis
(+2,4%) hanno fornito supporto. Le banche hanno registrato un andamento complessivamente positivo, con Unicredit (+1,5%) e Banca Monte Paschi Siena (+1,1%) in evidenza, sostenute dal potenziale ritardo di un anno nell'attuazione delle nuove regole sul capitale di Basilea IV. Nel frattempo, gli investitori si sono concentrati sull'insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti oggi, con gli operatori che hanno accolto con favore la notizia che i dazi commerciali non saranno implementati per il momento. Anche il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, ha attirato l'attenzione.
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