Giovedì le borse statunitensi hanno chiuso in rialzo, con l'indice S&P 500 che ha raggiunto nuovi massimi storici sopra quota 6.500, il Nasdaq 100 in crescita dello 0,6% e il Dow Jones che ha guadagnato 72 punti. Il sentiment del mercato è stato sostenuto dai dati economici positivi e dal continuo entusiasmo per l'intelligenza artificiale, nonostante i segnali contrastanti provenienti dagli ultimi risultati di Nvidia. Il
produttore di chip ha registrato un aumento del 56% dei ricavi trimestrali, ma ha escluso dalle sue previsioni le potenziali vendite in Cina, lasciando il titolo leggermente in calo anche se gli analisti hanno alzato gli obiettivi di prezzo e ribadito la fiducia nella crescita trainata dall'intelligenza artificiale. Altri nomi del settore tecnologico, tra cui Broadcom, Micron, Microsoft, Meta e Amazon, hanno registrato un avanzamento, evidenziando lo slancio del settore. Il PIL statunitense è stato rivisto al rialzo al 3,3% su base annualizzata nel secondo trimestre e le richieste di sussidi di disoccupazione sono state inferiori alle attese, attenuando i timori di recessione. Sul fronte degli utili, CrowdStrike ha guadagnato il 4,6%, HP è salita dell'1,9% e Snowflake ha registrato un balzo del 20,2% grazie ai risultati positivi.
Giovedì l'indice FTSE MIB è salito dello 0,2% a 42.447 punti, mentre i mercati valutavano le prospettive dei tassi europei e del commercio. Secondo l'Associazione europea dei costruttori automobilistici, le vendite di auto in Europa sono aumentate del 5,9% a luglio, il mese migliore in oltre un anno, dando una spinta al settore in difficoltà a causa della scarsa fiducia dei consumatori. La crescita dei prestiti bancari nell'eurozona ha raggiunto il massimo degli ultimi due anni, con i prestiti alle famiglie in aumento del 2,4% e il credito alle imprese in crescita del 2,8% a luglio. Sul fronte societario, Ferrari (+0,9%), Stellantis (+0,6%), STMicroelectronics (+2,3%), Moncler (+2,6%), Prysmian (+2,7%) e BPER Banca (+1,3%) hanno guadagnato terreno, mentre Unicredit (-0,1%) e Generali (-0,4%) hanno registrato perdite. Le azioni di Telecom Italia sono crollate dell'8,8% dopo che Iliad ha abbandonato i piani di fusione.
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire