L'oro è salito lunedì a un nuovo record di circa 2.340 dollari l'oncia, spinto dalla robusta domanda delle principali banche asiatiche. La People's Bank of China ha acquistato costantemente il metallo prezioso negli ultimi 17 mesi e le sue riserve sono aumentate a 72,74 milioni di once a marzo da 72,58 milioni di once a febbraio, secondo i dati ufficiali. Anche altri Paesi, come India, Turchia e Kazakistan, hanno incrementato i loro acquisti di metallo prezioso quest'anno. Il rally dell'oro è avvenuto nonostante il calo della domanda di beni rifugio, mentre i rischi geopolitici in Medio Oriente si sono affievoliti dopo
che le Forze di Difesa Israeliane hanno ritirato la maggior parte delle loro brigate dal sud di Gaza. Gli operatori si concentrano ora sui prossimi dati sull'inflazione statunitense e sulla pubblicazione dei verbali del FOMC questa settimana per valutare le prospettive di politica monetaria della Fed. In precedenza, un forte rapporto sui posti di lavoro ha fatto sì che i mercati abbassassero le scommesse sul primo taglio dei tassi a giugno a circa il 50%. L'aumento dei tassi d'interesse riduce l'attrattiva degli asset non remunerativi come l'oro.
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire